Finalmente online sul blog con la mia prima recensione.
Ed essendo amante delle cose facili, iniziamo subito con Steven Erikson e Maree di Mezzanotte, un epic/high fantasy, tutto tranne che nella norma.
Un libro di cui sono rimasta letteralmente affascinata sia dallo stile di Erikson, epico, difficile ed estremamente profondo, sia da un ambientazione che da una parte si presenta cruda, militare e quasi dittatoriale e che dall'altra si mostra come un fiore delicato, come un arpista che suona le corde dell’animo lasciandoti sconvolto emotivamente.
Per chi ama il genere è quasi d'obbligo leggerlo, per chi, invece, sente di voler storcere il naso sono sicura che questo libro vi farà cambiare idea.
Ogni libro può essere letto a parte perché quasi tutti auto conclusivi.
Il mio consiglio, però, è di leggerli in ordine, così che anche le sottotrame ed ogni evento dell'intreccio siano godibili al massimo. In ogni caso questa è la recensione del quinto libro, che, introducendo una nuova ambientazione e nuovi personaggi slegati dai precedenti, si può definire un mondo a sé.
Come è composta la serie:
1. I giardini della luna (1999)
2. La dimora fantasma (2000)
3. Memorie di ghiaccio (2001)
4. La casa delle catene (2002)
5. Maree di mezzanotte (2004)
6. I cacciatori di ossa (2006)
7. Venti di morte (2007)
8. I segugi dell'ombra (2008)
9. La polvere dei sogni (2009)
10. Il dio Storpio (2011)
La riscoperta di un arcaico artefatto ormai dimenticato semina morte e distruzione nel mondo. La guerra tra l'antica genia dei Tiste Edur e i Lether prosegue senza posa; questi ultimi hanno assoggettato tutti i popoli vicini, tranne i rivali del momento. Il conflitto, anche se rappresenta la continuazione di una battaglia tra esseri ancestrali, evoca in qualche modo il nostro mondo. Difatti la società dei Lether segue scrupolosamente i dettami del libero mercato e molti dei suoi cittadini, a vari livelli, vivono al di sopra dei propri mezzi e si sono indebitati fino al collo. I Tiste Edur, invece, hanno impostato la propria esistenza alla luce di concetti quali l'onore e lo spirito comunitario, ma la loro società rischia di crollare nel momento in cui viene a scontrarsi con la rapacità dell'espansionismo commerciale dei Lether, che richiede instancabilmente nuove risorse oltre che nuovi sudditi da sfruttare.
Il mio consiglio, però, è di leggerli in ordine, così che anche le sottotrame ed ogni evento dell'intreccio siano godibili al massimo. In ogni caso questa è la recensione del quinto libro, che, introducendo una nuova ambientazione e nuovi personaggi slegati dai precedenti, si può definire un mondo a sé.
Come è composta la serie:
1. I giardini della luna (1999)
2. La dimora fantasma (2000)
3. Memorie di ghiaccio (2001)
4. La casa delle catene (2002)
5. Maree di mezzanotte (2004)
6. I cacciatori di ossa (2006)
7. Venti di morte (2007)
8. I segugi dell'ombra (2008)
9. La polvere dei sogni (2009)
10. Il dio Storpio (2011)
“Il destino è una menzogna. Una giustificazione per commettere atrocità. È il mezzo attraverso il quale i sicari si armano contro il biasimo. È una parola creata per sostituire l’etica, di cui nega ogni contenuto morale. Hull, tu stai abbracciando quella menzogna e non nell'ignoranza”.
Aquitor Seren Pedac, capitolo 12, libro terzo.
“Il destino è una menzogna. Una giustificazione per commettere atrocità. È il mezzo attraverso il quale i sicari si armano contro il biasimo. È una parola creata per sostituire l’etica, di cui nega ogni contenuto morale. Hull, tu stai abbracciando quella menzogna e non nell'ignoranza”.
TRAMA #5