23 set 2018

Recensione La meccanica del cuore, di Mathias Malzieu

mathias malzieu
"Un giorno o l'altro, tutto il piacere e la gioia che l'amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l'assenza, poi i tormenti della gelosia, dell'incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell'ingiustizia. Avrai freddo fino nelle ossa e il sangue formerà dei ghiaccioli che sentirai passare sotto la pelle. La meccanica del tuo cuore esploderà. Ti ho impiantato io questo orologio, conosco perfettamente i limiti del suo funzionamento. Può darsi che resista all'intensità del piacere, e sarebbe già molto. Ma non è abbastanza robusto da sopportare le pene d'amore."

La meccanica del cuore di Mathies Malzieu non rappresenta semplicemente un libro, è invece qualcosa che, facendo riferimento al titolo, tocca il cuore, lo distrugge e infine lo ricostruisce sotto gli occhi di ogni lettore. 
Una piccolissima perla di raro valore, così lo descriverei. 
Pochissime pagine per un racconto che giova alla nostra conoscenza letteraria, ma non solo. Una metafora a quello che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, crede di passare attraverso quei sentimenti struggenti che provoca l'amore.

TRAMA
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L’amore, innanzitutto. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L’impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell’incantevole creatura, in compagnia dell’estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L’amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, La meccanica del cuore è al tempo stesso una coinvolgente favola e un romanzo di formazione, in cui l’autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un’indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.

Un racconto di narrativa che nasconde qualcosa di magico tra le righe e nel cuore del piccolo Jack, il nostro minuto protagonista. 
Chi si sarebbe immaginato di trovare tra i miei scaffali proprio un libro del genere? 
Pagine così piccole da fare paura, la cui lunghezza (così poco longeva) mi spaventava a dir non poco. 
Di solito non prediligo libri troppo lunghi o pieni, ma La meccanica del cuore risulta essere un libricino così piccolo che viene timore anche solo a sfogliarlo.
Ma, c'è un ma... la trama del libro appare così intrigante che poi viene impossibile non volerne sapere di più. 
Attirata da una storia che, soltanto apparentemente, appare vivace e piena di insidie per raggiungere l'amore che tanto stringe il cuore del nostro protagonista, mi sono poi ritrovata a leggere qualcosa di più oltre che un racconto dettato unicamente dall'amore tra due ragazzini particolari come Jack e la sua cantante occhialuta. 
Immaginate personaggi come George Méliès che vengono a galla verso metà del racconto, l'atmosfera che chiamerei circense come solo in un film di Tim Burton troviamo, magiche e cariche osservazioni riguardo l'amore e quello che si passa durante un conflitto interiore con noi stessi e infine... la narrazione accattivante dell'autore che ci lascia piacevolmente cullati dallo stile che padroneggia nella sua scrittura: tutto questo lo potete trovare ne La meccanica del cuore che, anche se relativamente piccolo, è indiscutibilmente apprezzabile e decisamente molto bello da leggere in una di quelle notti autunnali che presto ci terranno compagnia insieme ai nostri libri preferiti. 

"L'un l'altra ci strusceremo fino a consumarci lo scheletro e, a mezzanotte in punto all'orologio del mio cuore, ci infiammeremo e di riaprire gli occhi bisogno non avremo."

Per me è 8/10
Straconsiglio!

Alla prossima recensione,
Clary

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