31 dic 2017

Recensione Il circo della notte, di Erin Morgenstern

Copertina Il circo della notte di Erin Morgenstern
Buon fine dell'anno, cari lettori!
Oggi, in quest'ultimo giorno dell'anno, sono felice di proporvi la recensione di uno splendido Romanzo fantastico autoconclusivo, che si svolge quasi due secoli addietro la nostra attuale epoca.

Il circo della notte, infatti, è un racconto magico che ci porterà all'interno di un mondo meraviglioso, quale quello di un circo alquanto enigmatico che si sposterà da una città all'altra grazie all'aiuto di un treno altrettanto misterioso, di cui nessuno, a parte chi ve ne sarà dentro, conoscerà mai la sua vera posizione.
Un circo che aprirà le sue porte solo dopo il crepuscolo e che rimarrà aperto fino all'alba.

Ma la nostra cara Autrice, Erin Morgenstern, non si spingerà soltanto a raccontarci questo, bensì qualcosa che andrà oltre l'immaginazione di ogni lettore e ogni spettatore del Cirque de Rêves, il circo dei Sogni innalzato da un gruppo di personaggi che vi rimarranno nel cuore.

Una sfida all'ultimo sangue tra due avversarsi li porterà alla scoperta dell'amore, oppure, tragicamente alla morte?
Il circo della notte è sicuramente tutto questo, ma anche molto di più. Credetemi!

TRAMA: 
Londra, 1886: il circo compare all'improvviso, senza annunci. Gli spettacoli cominciano al calar della notte e finiscono all'alba, quando il cancello chiude i battenti e i tendoni bianchi e neri spariscono alla vista. È "Le Cirque des Rêves", il circo dei sogni, il luogo dove realtà e immaginazione si fondono e la mente umana dispiega l'infinito ventaglio delle sue potenzialità, seguito da un esercito di appassionati disposti a tutto per vedere le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio... Ma dietro le quinte due maghi, da sempre rivali, si sfidano per il tramite di due giovani allievi scelti e addestrati al solo scopo di stupire e umiliare l'avversario. Contro ogni regola e ogni aspettativa i due giovani, Celia e Marco si scoprono attratti l'uno dall'altra: il loro amore è una corrente di elettricità più forte di qualsiasi magia, che minaccia di travolgere i piani dei loro maestri e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.


Inutile dire che ho letto il libro tutto d'un fiato.
Quest'opera, per me, rappresenta un viaggio Onirico verso qualcosa come un Circo interamente creato dalla magia e dall'amore per l'immaginazione e per tutto quello che ci permette di sognare costantemente.
Una sfida è alla base di tutto, ma questo non ferma il lettore a vivere il Cirque de Rêves come se ci si trovasse realmente al suo interno.

L'epoca del tempo, la narrazione degli eventi, la descrizione dei personaggi e di tutto quello che concerne il circo è una serie incrollabile di punti a favore per questo romanzo in cui, qualsiasi tipologia di pubblico, dovrebbe anche solo pensare di immergersi, almeno una volta nella vita.

I personaggi "principali" Marco e Celia, anche se in questo romanzo lo sono un po' tutti, regalano qualcosa ad ogni spettatore che sia interno o esterno al racconto.
Il loro è un sogno che si chiama Cirque de Rêves, il punto d'incontro per la loro sfida e il nucleo di ogni avvenimento.

I tre aggettivi per questo romanzo sono:
Magico, Sognante e Misterioso!

La Morgenstern induce il lettore a rimanere costantemente affascinato dalle descrizioni del suo amato Circo e dei suoi personaggi, uno più bello dell'altro.

I personaggi come i gemelli Widget e Poppet o l'orologiaio Thiessen e anche il piccolo Bailey, che avrà uno scopo molto importante ai fini della storia, determineranno una serie di eventi che ci faranno sognare in una serie sfrenata di situazioni inconsuete e magiche allo stesso tempo, quasi prive di spiegazioni.
Lo stile dell'Autrice, impeccabile, mi ha fatto desiderare di leggere ancora dei suoi mondi.
E' impossibile dire cosa mi sia piaciuto di più di questo racconto, se non, davvero, proprio tutto.
Ogni cosa incalza benissimo fino alla fine di tutta la storia, lasciandomi scontenta soltanto di un finale che avrei voluto fosse stato arricchito ancora di più.

Il circo della notte mi ha regalato un sogno, e io spero di poterlo regalare a voi per questo 2018.
Tanti auguri di buon anno!

1 commento:

  1. Ciao! Ho finito da poco questo libro (qui la mia recensione) e devo dire che mi aspettavo di più. Ammetto che continuavo a paragonarlo con Caraval e questo senza dubbio non ha aiutato visto il mio amore per la serie della Gerber.
    Un libro carino, ma da cui tutto sommato mi aspettavo di più. Il contesto circense è sempre molto bello, ma non è riuscito a soddisfarmi completamente.
    Sono però contenta che a te sia piaciuto molto!
    Un abbraccio, Rainy

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